Qualche consiglio dettato dall’esperienza per organizzare un viaggio divertente e rilassante senza sorprese.
Un ostacolo che conosciamo bene tutti noi portatori di disabilità, e che si presenta ciclicamente almeno una volta l’anno, è rappresentato dai viaggi. Non c’è cosa più difficile, forse, che mettersi in viaggio!
I motivi sono tanti e non sto neanche ad elencarli, li conosciamo tutti: soltanto raggiungere la stazione o l’aeroporto della nostra città, molto spesso, diventa un’avventura. Figuriamoci prendere un aereo, un treno o un mezzo del genere per spostarci in un luogo che non conosciamo e di cui non sappiamo niente. Sarà attrezzato per accoglierci?
Certo, organizzare una vacanza può diventare complicato per tutti i turisti, ma per le persone disabili a volte sembra impossibile. Ecco perché ho voluto raccogliere un po’ di consigli per i viaggiatori disabili, trovati sul web e provati da chi, come noi, non ha intenzione di arrendersi e desidera scoprire il mondo.
Pianificare il viaggio in tempo
Pianificare con anticipo il nostro viaggio significa avere il tempo di studiare tutto ciò che serve, a cominciare dal trasporto per raggiungere la nostra meta, e soprattutto la situazione nei luoghi che vogliamo visitare per quello che riguarda barriere ed accessibilità. Conviene contattare prima la compagnia aerea, controllare se i bus del posto sono attrezzati informandoci presso gli uffici turistici o quelli dell’azienda di trasporti locale, oppure prenotare direttamente un’auto a noleggio con conducente o un taxi. Non possiamo mica perdere tempo una volta arrivati sul posto!
Cercare la sistemazione ideale per le nostre esigenze
Immaginiamo di aver prenotato una struttura dove dormire non idonea alle nostre necessità. Magari troviamo barriere architettoniche che ci rovinano la vacanza! Ecco perché dobbiamo studiare bene e scegliere con cura la struttura ricettiva: in linea generale gli hotel sono di sicuro più attrezzati degli ostelli, possiamo selezionare direttamente i filtri come “accessi per disabili” nei motori di ricerca dei siti specializzati, oppure rivolgerci a un portale dedicato e consultare le recensioni di chi ha già passato questa esperienza.
Viaggio in compagnia: parliamone insieme
Se abbiamo deciso di condividere il viaggio in compagnia di qualcuno, che sia un partner o un amico, un gruppo e un famigliare, parlare delle nostre aspettative di sicuro sarà utile per mettersi d’accordo: per esperienza personale so bene che non tutte le problematiche portate dalla disabilità sono preventivabili o chiare a chi non è nella stessa condizione. Eviteremo così anche di discutere o di creare situazioni imbarazzanti in viaggio.
Accettiamo i nostri limiti
Un altro consiglio, molto importante: ho imparato negli anni ad accettare i miei limiti, fisici e mentali. Ecco perché non mi arrabbio più se, per esempio in viaggio, non riesco a visitare tutti i posti che vorrei e a fare tutte le esperienze che ho immaginato. C’è così tanto da vedere e da vivere che non vale la pena incaponirsi.
Per ultimo, in vacanza divertiamoci e scordiamo almeno per un po’ i problemi di tutti i giorni!