Nasce nel dopoguerra e acquista sempre più popolarità negli anni: oggi è lo sport adattato più giocato al mondo.
Domanda da un milione di dollari! Perché proprio il basket in carrozzina e non il tennis, il rugby o un altro sport ancora?
In effetti non esiste un motivo preciso. Non c’è, dico, una ragione particolare che giustifichi il successo della pallacanestro in carrozzina rispetto ad altre discipline. Scaviamo un po’ più a fondo, però, tra dati storici e considerazioni personali cercherò di capire perché il cosiddetto wheelchair basketball sia probabilmente lo sport per disabili più famoso e popolare del mondo.
Basket in carrozzina, una storia lunga più di mezzo secolo
Siamo in Inghilterra nel 1944, quando il dottor Ludwig Guttmann intuì che per la riabilitazione dei pazienti (per lo più militari reduci dalla guerra) il gioco poteva essere la strada migliore. Così adattò lo sport alla sedia a rotelle.
Nello stesso periodo – siamo negli anni Cinquanta – dall’altra parte dell’Oceano, il basket in carrozzina prendeva piede non soltanto tra i veterani disabili: nel 1955, agli International Stoke Mandeville Games, gli USA portarono formalmente in Europa un nuovo gioco, il basket in carrozzina. Un successo senza precedenti, che ebbe la sua consacrazione nel nostro Paese con l’apertura dei Giochi Paralimpici di Roma nel 1960.
Basket in carrozzina vs basket tradizionale
Un altro motivo, a mio parere, che ha reso la pallacanestro in carrozzina così popolare in tutto il mondo, è la somiglianza con il basket tradizionale: non sono due sport differenti, ma uno solo con qualche regola adattata.
Negli sport adattati per disabili, purtroppo, capita spesso che le regole e le contingenze di gioco vengano stravolte: nel caso della pallacanestro su sedia a rotelle questo non capita, e resta così uno sport comprensibile e godibile anche da chi non ne sa niente o non lo ha mai giocato in vita sua.
Grandi giocatori e grandi uomini
Be’, la popolarità del basket in carrozzina è dovuta sicuramente ai suoi grandi personaggi sportivi, uomini e atleti di carisma incredibile come Patrick Anderson, Matteo Cavagnini, Matt Scott, Brad Ness e tanti altri. Le loro storie sono d’esempio non soltanto per chi, come noi appassionati di basket in carrozzina, si porta dietro una o più disabilità, ma per tutte le persone del mondo: sono un modello di forza e perseveranza.
Il vero motivo della popolarità del basket in carrozzina
Inutile girarci intorno: forse io sono di parte, ma tra tutti gli sport adattati, il basket in carrozzina è sicuramente il più divertente e coinvolgente. Non è soltanto per il gioco in sé, per la competizione o per l’eleganza dei movimenti e dei gesti tecnici: il fatto è che la pallacanestro in carrozzina riesce a unire disabilità e problematiche differenti sotto il grande abbraccio dello sport. Per me il basket in sedia a rotelle è la rappresentazione sportiva dell’inclusione e della partecipazione.
Sport adattati: a ognuno il suo
Se è vero che la pallacanestro in carrozzina è molto popolare rispetto ad altre discipline, vi invito a guardare – anche su YouTube, ma ancora meglio di persona – alcuni sport che vi lasceranno a bocca aperta: la velocità di gioco del tennis in carrozzina o l’agonismo sportivo del rugby in carrozzina sono esperienze indimenticabili. Per non parlare del paracadutismo!